Forse non tutti sanno che nella storia del nostro piccolo Comune, guardando a chi nel tempo ha avuto l’onore e l’onere di amministrare il municipio, si può ritrovare ad un certo punto una vera e propria “dinastia” familiare. E’ curioso infatti che nel tempo abbiano ricoperto la carica di Sindaco tre generazioni successive della stessa famiglia.
Tutto inizia con Pasquale Lapesa, un piccolo proprietario terriero che diventò sindaco nel 1879 e rimase in carica per sei anni fino al 1885.
Una piccola parentesi storica ci aiuterà a capire meglio quello che succedeva allora. Nella seconda metà dell’800 non c’era ancora il suffragio universale e quindi non tutti i cittadini votavano alle elezioni amministrative. Il diritto di voto era riservato solo ai maschi che avessero redditi tali da pagare una certa quantità di imposta annua e che sapessero leggere e scrivere. Per capirci, nel 1892 a Monteparano avevano diritto al voto amministrativo solo n. 230 elettori.
Erano quindi un ristretto numero di famiglie le protagoniste della vita politica e amministrativa del paese. Tra di loro emergevano poi delle personalità di spicco che passavano tutta la loro vita in Comune, talvolta con incarichi amministrativi (Sindaco o Assessore), altre volte all’opposizione. E’ opportuno ricordare che non esistevano partiti politici e che le differenziazioni avvenivano essenzialmente sui nomi dei candidati e sulle varie alleanze familiari, dal momento che tutti appartenevano ad una medesima classe sociale.
In questa situazione poteva verificarsi che la carica di Sindaco potesse passare quasi in eredità tra padre e figlio. Infatti, qualche anno dopo la fine dell’incarico di Pasquale Lapesa, nel 1892 venne eletto sindaco il figlio Domenico. La carriera politica di Domenico Lapesa (nella foto in alto a sinistra) fu sicuramente più intensa e importante di quella del padre. Egli era nato nel 1859 e ricoprì l’incarico di Sindaco ininterrottamente dal 1892 al 1914. Dopo la parentesi della Grande Guerra venne nuovamente rieletto nel novembre del 1922 e rimase in carica fino alla fine del 1925. Fu l’ultimo sindaco dell’Italia liberale, poi il regime fascista introdusse il podestà scelto dall’alto. I 25 anni da Sindaco di Domenico Lapesa costituiscono ancora oggi il periodo più lungo di governo di una persona nel nostro Comune.
La storia dei Lapesa non finisce qui, perché anche il figlio di Domenico, che si chiamava Pasquale come il nonno, venne eletto Sindaco nelle prime elezioni amministrative dopo la seconda guerra mondiale nel marzo del 1946. Egli era noto con l’appellativo di “Pascali lu Sinnucu” (foto in alto a destra) e vinse le elezioni a capo di una lista liberale, come emerge dall'allegato articolo del “Corriere Jonico” del tempo.