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Paese mio ...
- Scritto da Salvatore Renna
Arrivando a Monteparano da qualsiasi direzione tornano alla mente le parole della canzone di Josè Feliciano, che sembrano scritte quasi per il nostro piccolo paesino, disteso lungo la collina tarantina. Nonostante la sua modesta altitudine, nelle limpide giornate di primavera lo sguardo arriva fino al mare a sud e fino alla Murgia martinese a nord, allargando l’orizzonte della nostra piccola comunità. Della canzone Monteparano deve scrollarsi di dosso “la noia, l’abbandono, il niente …”, da sempre malattia di questa nostra terra meridionale, e iniziare una nuova avventura nel nuovo millennio, con un’attenzione particolare alla qualità della vita e dell'ambiente, alla difesa e valorizzazione delle proprie tradizioni, alla collaborazione con tutto il territorio circostante, per individuare nuove opportunità di sviluppo che possano non far dire mai più ai nostri giovani “Paese mio, ti lascio, io vado via …”.
E’ questa la scommessa del terzo millennio per tutta la nostra terra.
(Salvatore Renna, 1999)
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Primi profughi ucraini accolti a Monteparano
- Scritto da Super User
La macchina dell'accoglienza messa in moto dall'Amministrazione Comunale di Monteparano è partita. Questa mattina sono giunti i primi profughi ucraini che saranno ospitati nella struttura dell'ex-Asilo delle Suore, messo a disposizione dalla Parrocchia e che tanti volontari stanno allestendo nel migliore dei modi. Di seguito il servizio televisivo di Antenna Sud canale 85.
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San Giuseppe 2022: un nuovo inizio
- Scritto da Super User
Quasi in punta di piedi, dopo due anni di assenza a causa della pandemia, è ritornata la tradizionale festa di San Giuseppe. Anche se spostata nella inusuale data del 30 aprile -1 maggio la più sentita festa di primavera ha ripresentato immagini e sapori cari ad ognuno di noi.
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