La festa di San Giuseppe conserva ancora intatte antiche tradizioni popolari le cui origini risalgono alla seconda metà del XIX° secolo. La comunità locale è molto devota alla figura del Santo e sente profondamente questa tradizione che continua a riproporre ogni anno con lo stesso entusiasmo. Alcune persone in segno di devozione verso San Giuseppe allestiscono presso le loro case gli "altarini". Gli "altarini" sui quali troneggia la statua del Santo, sono adornati con bianche lenzuola impreziosite da splendidi ricami, con lumi ad olio e fiori bianchi.

Gli "altarini" vengono allestiti nella stanza più grande dell'abitazione per la vigilia di San Giuseppe, mentre nella cucina la padrona aiutata dalla vicine di casa prepara le varie pietanze che verranno poi condite con il tradizionale olio di San Giuseppe. Da queste abitazioni si diffonde un profumo sublime dovuto al mescolarsi degli aromi dei cibi con il profumo dei fiori che decorano gli "altarini". Questa tradizione viene mantenuta viva dai numerosi devoti monteparanesi che tramandano di generazione in generazione oltre alle ricette, anche storie di devozione popolare che narrano i miracoli compiuti proprio nei giorni dei preparativi per San Giuseppe. Queste nostre tradizioni attirano diversi turisti ed è bello che continuino ad essere ancora così sentite, perché in esse si conservano le tradizioni del passato, danno una connotazione al paese che in più giorni rivela tutta la sua squisita accoglienza e ospitalità.

A Monteparano il culto degli altarini votivi è strettamente legato al nome di Anna Massari, meglio nota come "Annina la Savaiola". In questa breve intervista racconta a Mimmo Pisarra come iniziò la sua devozione al Santo.