E' questa la storia di un monteparanese illustre, anche se sconosciuto qui da noi. Grazie ad Internet siamo risaliti al maestro Cosimo Castronuovo, nato a a Monteparano il 24/04/1888.  Sin da giovane ebbe una spiccata attitudine verso la musica. Diplomatosi in composizione a Napoli nel 1927, ben presto divenne direttore e concertatore del grandissimo Corpo Musicale di Ferrandina (Puglia), che vinse la gara bandistica nella Città di Avellino, nonchè direttore di altri complessi bandistici pugliesi di grande livello.

Oltre ad essere un grande direttore fu anche un fecondo compositore. La sua attività di compositore iniziò con diverse marce militari, nonchè di marce sinfoniche tra le quali "Aurora", ma il suo capolavoro fu il poema sinfonico "La vergine nella Foresta". Nel lontano 1932 arrivò a Ramacca, seguito da una serie di giovani talenti "i sui figli", e proprio in quell'occasione si esibì in un concerto sinfonico nella piazza principale del paese e fu un grande successo. Il podestà di allora, Avv. Sebastiano Calcagno, grande appassionato di musica, lo convinse a rimanere per incentivare e rilanciare il corpo bandistico locale. Subito si mise in opera e nel giro di alcuni anni formò un corpo bandistico di circa 80 elementi, che per Ramacca, in quell'epoca, rappresentava il fiore all'occhiello.  Il Maestro Castronuovo era dotato di un grande senso di umanità, che lo portava a infondere i valori della famiglia nel gruppo bandistico. Ancora alcuni ricordano i suoi scoppi di ira accompagnati da pepate e coloratissime espressioni con cui riprendeva chi non rispondeva alle sue indicazioni. Nonostante ciò questo lo rendeva ancora più simpatico ed amato. E' doveroso sottolineare che dal 1932 fino ad oggi i Castronuovo, a Ramacca, sono stati i divulgatori di un'arte bellissima che è la musica. Parecchie sono le opere che scrisse a Ramacca, alcune si trovano in diverse parti del mondo, come il poema di musica sacra che dedicò a Sua Santità Papa Pio XII e che si trova presso la bibblioteca musicale della Città del Vaticano; il poema sinfonico scritto a Re Gustavo di Svezia che aveva conosciuto in Sicilia durante una visita in occasione degli scavi di Morgantina (Aidone); Il poema Sinfonico dedicato al Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi. peccato che non si conoscono i titoli di queste opere, poichè il maestro quando scrisse non fece mai una duplicazione, le uniche tracce sono le lettere di ringraziamento ancora oggi custodite dalla famiglia. Sono invece ben conservate: Il Canzoniere Cristiano, opera di grande valore artistico; diverse marce sinfoniche, tra le quali un saluto a Ramacca, parecchie marce funebri che ancora oggi vengono eseguite. Nel 1959 si ritirò definitivamente dall'attività musicale. E, nel freddo mese di gennaio del 1960, si spegneva con il compianto di tutti i ramacchesi. L'opera culturale che divulgò è ancora viva nell'animo dei ramacchesi, perchè attraverso questo grande musicista quest'arte è rimasta feconda in questa comunità. Nello stesso anno venne chiamato a continuare l'operato del Maestro Cosimo Castronuovo il figlio Bruno, che in quel periodo dirigeva il Corpo Bandistico della Città di Aidone, dove aveva creato una promettente scuola di musica ed un grandisimo corpo bandistico.

 

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