Arrivando a Monteparano da qualsiasi direzione tornano alla mente le parole della canzone di Josè Feliciano, che sembrano scritte quasi per il nostro piccolo paesino, disteso lungo la collina tarantina. Nonostante la sua modesta altitudine, nelle limpide giornate di primavera lo sguardo arriva fino al mare a sud e fino alla Murgia martinese a nord, allargando l’orizzonte della nostra piccola comunità. Della canzone Monteparano deve scrollarsi di dosso “la noia, l’abbandono, il niente …”, da sempre malattia di questa nostra terra meridionale, e iniziare una nuova avventura nel nuovo millennio, con un’attenzione particolare alla qualità della vita e dell'ambiente, alla difesa e valorizzazione delle proprie tradizioni, alla collaborazione con tutto il territorio circostante, per individuare nuove opportunità di sviluppo che possano non far dire mai più ai nostri giovani “Paese mio, ti lascio, io vado via …”.
E’ questa la scommessa del terzo millennio per tutta la nostra terra.
(Salvatore Renna)